




CONTRADA PANEGO - PANORAMA
Il nome Panego deriva da Panicum, il cereale utilizzato per l’alimentazione dei contadini in epoca medioevale.
Le prime testimonianze scritte di Corte Panego risalgono al 931, in un importante documento conservato presso l'Archivio Capitolare di Verona.
Già nel 1222 la zona (e relativo immobile) era diventata proprietà del monastero di S.Zeno a Verona, con coltivazione di uva, olivi, frutteto e area boschiva.
Nei secoli la Villa ha cambiato numerosi proprietari legati a famiglie nobiliari della provincia.
Oggi la funzione essenzialmente agraria della corte è cessata, ma è ancora chiara la distinzione tra gli edifici padronali, allineati prima e dopo la massiccia torre colombara, e quelli rurali disposti intorno alla corte, che comprendevano le case dei contadini, le stalle e gli annessi rustici.
All'interno della corte vi sono ancora gli antichi lavatoi dai quali, fino a qualche decennio fa, sgorgava l'acqua di una fonte ancora oggi presente non lontano dalla casa.
La facciata principale della casa padronale, rivolta a mezzogiorno, si apre ancora oggi con un portale con stipiti ad arco in pietra lavorata a bugnato.